STUPRO 2014
rielaborazione scenica da "LO STUPRO" di Franca Rame
Gli uffici, immaginati , di una Questura; freddi con luci al neon fredde. Un non luogo che la protagonista e vittima di uno stupro riesce solo a immaginare. Non li vedrà mai. “Li denuncerà domani”… Cosa intercorre tra la violenza/trauma , immane ed efferata di una violenza sessuale e la NON denuncia della vittima? Un mondo. Un mondo fatto di pensieri, morte apparente, vita che scorre davanti, spaesamento, immobilità, perdita di ogni certezza e, come in un personale olocausto, perdita della propria dignità. Immagini e pensieri di un piccolo grande personale suicidio che, per paura, non si vuole raccontare agli altri, anche se dentro il cuore e l’inconscio, vive, si rigenera, fa soffrire e toglie ogni certezza.
CREDITS
con Benedetta Carmignani
regia Emiliano Minoccheri
produzione Ote Compagnia Le Saracinesche